Silva Bucci Professional Organizer
DAN SHA RI? E’ un (altro) metodo giapponese
Ho letto l’ennesimo libro sull’arte del riordino e sulla necessità di eliminare il superfluo per prendere consapevolezza dei propri oggetti e dell’ambiente in cui viviamo.
Si tratta del best seller (in Giappone e Corea ha venduto tre milioni di copie) “Dan Sha Ri” della giapponese Hideko Yamashita che, sulle orme della Kondo, propone il suo mantra per eliminare tutto ciò che è inappropriato e fastidioso per noi in questo momento e cambiare definitivamente il nostro rapporto con le cose.
Come ti ho raccontato nella newsletter del giovedì e come avevo accennato qui, ho iniziato il mio percorso di space clearing, che è appunto “l’arte di eliminare il superfluo”, nel lontano 2009 con Karen Kingston e il suo “Via la polvere dalla casa e dalla mente” e con “Apartment therapy” di Maxwell Ghillighan Ryan, che per me restano i capisaldi in termini di chiarezza, efficacia e solidità di metodo.
Tuttavia penso che arricchirsi con altri stimoli sia fondamentale per crescere come professionista e come persona perciò ho deciso di leggere anche il “Dan Sha Ri” e condividere con te quel che penso possa esserti utile se in questa primavera che è alle porte hai il desiderio di fare spazio e semplificare la tua vita.
DAN SHA RI, che cos’è?
DAN SHA RI è innanzitutto una tecnica attraverso la quale possiamo mettere ordine dentro e fuori per approfondire la conoscenza di noi stessi. Lo facciamo attraverso la cernita degli oggetti che possediamo: è un sistema pratico e immediato ma molto efficace, mettiamo ordine nel nostro mondo visibile e questo ci permette di agire nel mondo invisibile.
I passi da fare sono tre: dan – sha- ri, da cui il titolo del libro e del metodo. Vediamoli insieme.
DAN – RIFIUTARE: non fare neppure entrare ciò che non ti serve, perchè poi avrai problemi a gettarlo ritenendolo uno spreco. Fermati prima! Per questo è importante mettere un filtro: è davvero davvero importante per me questa cosa? L’autrice lo chiama filtro del “realmente amato” e per evitare comunque sprechi consiglia di riciclare le cose o darle ad altri, mandarle in luoghi dove siano indispensabili adesso.
SHA – BUTTARE: vuol dire liberarsi degli oggetti che invadono la nostra casa. Perché abbiamo tanti oggetti? Perché siamo troppo legati al passato e diamo ad ogni cosa un significato eccessivo oppure per l’ansia del futuro, ad esempio acquistiamo molte scorte o teniamo tutto perché forse un giorno potrebbe servirci. Questo principio del “buttare” che in realtà è ELIMINARE ( in ogni sua variante: buttare, regalare o riciclare) è il passaggio più importante! Gli altri 2 vengono da sé. Per eliminare bisogna focalizzarsi su di sé e non sull’oggetto, bisogna fare il punto sul momento presente anziché pensare al passato e al futuro. In questo modo sarà più semplice fare la scelta giusta e ridurre drasticamente la mole di oggetti e quindi il disordine in casa. Se decidiamo di tenere soltanto ciò che ci piace e che ci è utile ADESSO, questi oggetti diventeranno i nostri alleati, saranno beni per noi indispensabili-adatti-piacevoli e sarà un piacere utilizzarli, gestirli e riordinarli.
RI – STACCARSI: allenandosi e facendo propri i primi due passaggi si riesce a rinunciare all’attaccamento alle cose, facendoci guadagnare in leggerezza, libertà ed energia prima sottratta dagli oggetti. Prova a pensarci: cosa tieni con te solo per attaccamento, solo per paura di lasciarlo andare e non per reale bisogno? Ricorda: i legami che stabiliamo con le cose sono quasi sempre solo temporanei, dobbiamo solo imparare ad accogliere e accettare la fine di questo destino in comune e lasciare andare quel che non fa più parte della nostra vita ADESSO!
Silva Bucci Professional Organizer / Ph. Enrico Tubertini
DAN SHA RI? E’ un (altro) metodo giapponese
Ho letto l’ennesimo libro sull’arte del riordino e sulla necessità di eliminare il superfluo per prendere consapevolezza dei propri oggetti e dell’ambiente in cui viviamo.
Si tratta del best seller (in Giappone e Corea ha venduto tre milioni di copie) “Dan Sha Ri” della giapponese Hideko Yamashita che, sulle orme della Kondo, propone il suo mantra per eliminare tutto ciò che è inappropriato e fastidioso per noi in questo momento e cambiare definitivamente il nostro rapporto con le cose.
Come ti ho raccontato nella newsletter del giovedì e come avevo accennato qui, ho iniziato il mio percorso di space clearing, che è appunto “l’arte di eliminare il superfluo”, nel lontano 2009 con Karen Kingston e il suo “Via la polvere dalla casa e dalla mente” e con “Apartment therapy” di Maxwell Ghillighan Ryan, che per me restano i capisaldi in termini di chiarezza, efficacia e solidità di metodo.
Tuttavia penso che arricchirsi con altri stimoli sia fondamentale per crescere come professionista e come persona perciò ho deciso di leggere anche il “Dan Sha Ri” e condividere con te quel che penso possa esserti utile se in questa primavera che è alle porte hai il desiderio di fare spazio e semplificare la tua vita.
DAN SHA RI, che cos’è?
DAN SHA RI è innanzitutto una tecnica attraverso la quale possiamo mettere ordine dentro e fuori per approfondire la conoscenza di noi stessi. Lo facciamo attraverso la cernita degli oggetti che possediamo: è un sistema pratico e immediato ma molto efficace, mettiamo ordine nel nostro mondo visibile e questo ci permette di agire nel mondo invisibile.
I passi da fare sono tre: dan – sha- ri, da cui il titolo del libro e del metodo. Vediamoli insieme.
DAN – RIFIUTARE: non fare neppure entrare ciò che non ti serve, perchè poi avrai problemi a gettarlo ritenendolo uno spreco. Fermati prima! Per questo è importante mettere un filtro: è davvero davvero importante per me questa cosa? L’autrice lo chiama filtro del “realmente amato” e per evitare comunque sprechi consiglia di riciclare le cose o darle ad altri, mandarle in luoghi dove siano indispensabili adesso.
SHA – BUTTARE: vuol dire liberarsi degli oggetti che invadono la nostra casa. Perché abbiamo tanti oggetti? Perché siamo troppo legati al passato e diamo ad ogni cosa un significato eccessivo oppure per l’ansia del futuro, ad esempio acquistiamo molte scorte o teniamo tutto perché forse un giorno potrebbe servirci. Questo principio del “buttare” che in realtà è ELIMINARE ( in ogni sua variante: buttare, regalare o riciclare) è il passaggio più importante! Gli altri 2 vengono da sé. Per eliminare bisogna focalizzarsi su di sé e non sull’oggetto, bisogna fare il punto sul momento presente anziché pensare al passato e al futuro. In questo modo sarà più semplice fare la scelta giusta e ridurre drasticamente la mole di oggetti e quindi il disordine in casa. Se decidiamo di tenere soltanto ciò che ci piace e che ci è utile ADESSO, questi oggetti diventeranno i nostri alleati, saranno beni per noi indispensabili-adatti-piacevoli e sarà un piacere utilizzarli, gestirli e riordinarli.
RI – STACCARSI: allenandosi e facendo propri i primi due passaggi si riesce a rinunciare all’attaccamento alle cose, facendoci guadagnare in leggerezza, libertà ed energia prima sottratta dagli oggetti. Prova a pensarci: cosa tieni con te solo per attaccamento, solo per paura di lasciarlo andare e non per reale bisogno? Ricorda: i legami che stabiliamo con le cose sono quasi sempre solo temporanei, dobbiamo solo imparare ad accogliere e accettare la fine di questo destino in comune e lasciare andare quel che non fa più parte della nostra vita ADESSO!
Silva Bucci Professional Organizer / Ph. Enrico Tubertini