Silva Bucci Professional Organizer
Riorganizzare l’agenda con la consapevolezza dei nostri bioritmi
Questo è il terzo di una serie di articoli che ho definito kit di sopravvivenza per imparare a gestire meglio e una volta per tutte le giornate e gli impegni. Hai letto gli altri due? Li trovi qui
Prima di partire con il terzo strumento, ricapitoliamo brevemente gli altri, ma ti consiglio di leggerli con attenzione comunque. Nel primo articolo ti ho spiegato l’importanza di riconoscere le tue priorità e le attività importanti attraverso la matrice del tempo, mentre nel secondo ti ho suggerito di fare una fotografia della situazione così com’è ora, grazie al diario del tempo, e lo trovi qui.
Se adesso sei alle prese con la redazione del tuo diario probabilmente hai molta più consapevolezza di come lavori, di come stai durante le tue attività, di quanto ci metti a fare le cose. Insomma già ne sai molto di più e quindi è il momento di darti ancora un paio di dritte prima di intervenire praticamente sull’agenda.
Riorganizzare l’agenda
Ti ho già accennato dell’importanza di conoscere i tuoi bioritmi per poi programmare le tue attività tenendone conto: questo ha incuriosito molti di voi e qualcuno mi ha chiesto di approfondirla. Oggi vediamo quindi cosa sono i cronotipi.
Tradizionalmente a questo proposito le persone vengono suddivise tra chi preferisce il mattino e chi la sera e chi non ha particolari preferenze: “allodole” “colibri” e “gufi” in base a sonno/veglia/attività.
ALLODOLE: tendenzialmente sei molto mattiniero, ti svegli e sei subito in azione, ma alla sera crolli. Quindi ovviamente per te meglio pianificare nella mattinata le attività che ti richiedono più energia
GUFI: Non andresti mai a dormire e la sera riesci a fare meglio tutte le attività, anche studiare o leggere, al mattino però ci metti molto ad alzarti e prima di “carburare” ti ci vuole parecchio. Pianifica le attività nella seconda parte della giornata.
COLIBRI: chi non ha una precisa predisposizione, ma in base alle necessità e ai momenti della vita è l’uno o l’altro.
C’è da dire che anche l’età influisce in questa classificazione, infatti da bambini si è più mattinieri poi fino ai 25/30 anni siamo tutti un po’ più gufi, per poi tornare verso il cronotipo allodola dopo i 50.
Voglio però aggiungere altro, ancora più interessante: il Dott. Michael Breus ricercatore americano, psicologo specializzato nei disturbi del sonno dopo studi approfonditi ha pubblicato un libro che si chiama “Il potere del quando” in cui classifica 4 cronotipi – orso, delfino, leone e lupo – e tiene conto anche dello stimolo del sonno cioè del bisogno di dormire, prendendo in considerazione anche la personalità dell’individuo.
Ma facciamo un passo indietro: cos’è un cronotipo e perché ha senso che conosciamo il nostro! Il cronotipo è dentro di noi, è il nostro bioritmo personale, è nel nostro DNA, è legato al sonno ma incide sul nostro metabolismo, sulla nostra energia e produttività. E’ evidente che se ci conosciamo possiamo sfruttare al meglio appunto il potere del nostro cronotipo e concentrarci su quando fare le giuste attività, piuttosto che sul come e cosa.
Dice Breus che “con piccoli ritocchi alle vostre abitudini quotidiane come bere il primo caffè del giorno, rispondere alle mail o fare un riposino – ristabilirete un’armonia tra il ritmo della giornata e il vostro ritmo biologico, e in breve tutto apparirà più facile e naturale.”
E adesso vediamo insieme quali sono i cronotipi:
L’orso è il più frequente il 50% della popolazione ci si riconosce, è tra i più equilibrati. Sente la necessità di dormire circa 8 ore e il suo momento di maggiore produttività è la tarda mattinata.
Il leone è il cronotipo del 15-20% della popolazione. Sono mattinieri, energici e pratici. Vanno a dormire presto e il momento di maggiore produttività è la mattina.
Il delfino rappresenta il 10% della popolazione, sono svegli anche mentre dormono, hanno di solito il sonno leggero, a volte soffrono di insonnia, momento di maggiore produttività a partire dal tardo pomeriggio.
Il lupo nel 15-20% della popolazione, è tra i più notturni. Fatica ad alzarsi presto e va a letto molto tardi, il suo momento di maggiore produttività è la tarda mattina e la tarda serata.
Nella newsletter di questo mese approfondisco anche altri aspetti dei cronotipi, se non sei iscritt* puoi farlo qui!
Foto di Pixabay
Riorganizzare l’agenda con la consapevolezza dei nostri bioritmi
Questo è il terzo di una serie di articoli che ho definito kit di sopravvivenza per imparare a gestire meglio e una volta per tutte le giornate e gli impegni. Hai letto gli altri due? Li trovi qui
Prima di partire con il terzo strumento, ricapitoliamo brevemente gli altri, ma ti consiglio di leggerli con attenzione comunque. Nel primo articolo ti ho spiegato l’importanza di riconoscere le tue priorità e le attività importanti attraverso la matrice del tempo, mentre nel secondo ti ho suggerito di fare una fotografia della situazione così com’è ora, grazie al diario del tempo, e lo trovi qui.
Se adesso sei alle prese con la redazione del tuo diario probabilmente hai molta più consapevolezza di come lavori, di come stai durante le tue attività, di quanto ci metti a fare le cose. Insomma già ne sai molto di più e quindi è il momento di darti ancora un paio di dritte prima di intervenire praticamente sull’agenda.
Riorganizzare l’agenda
Ti ho già accennato dell’importanza di conoscere i tuoi bioritmi per poi programmare le tue attività tenendone conto: questo ha incuriosito molti di voi e qualcuno mi ha chiesto di approfondirla. Oggi vediamo quindi cosa sono i cronotipi.
Tradizionalmente a questo proposito le persone vengono suddivise tra chi preferisce il mattino e chi la sera e chi non ha particolari preferenze: “allodole” “colibri” e “gufi” in base a sonno/veglia/attività.
ALLODOLE: tendenzialmente sei molto mattiniero, ti svegli e sei subito in azione, ma alla sera crolli. Quindi ovviamente per te meglio pianificare nella mattinata le attività che ti richiedono più energia
GUFI: Non andresti mai a dormire e la sera riesci a fare meglio tutte le attività, anche studiare o leggere, al mattino però ci metti molto ad alzarti e prima di “carburare” ti ci vuole parecchio. Pianifica le attività nella seconda parte della giornata.
COLIBRI: chi non ha una precisa predisposizione, ma in base alle necessità e ai momenti della vita è l’uno o l’altro.
C’è da dire che anche l’età influisce in questa classificazione, infatti da bambini si è più mattinieri poi fino ai 25/30 anni siamo tutti un po’ più gufi, per poi tornare verso il cronotipo allodola dopo i 50.
Voglio però aggiungere altro, ancora più interessante: il Dott. Michael Breus ricercatore americano, psicologo specializzato nei disturbi del sonno dopo studi approfonditi ha pubblicato un libro che si chiama “Il potere del quando” in cui classifica 4 cronotipi – orso, delfino, leone e lupo – e tiene conto anche dello stimolo del sonno cioè del bisogno di dormire, prendendo in considerazione anche la personalità dell’individuo.
Ma facciamo un passo indietro: cos’è un cronotipo e perché ha senso che conosciamo il nostro! Il cronotipo è dentro di noi, è il nostro bioritmo personale, è nel nostro DNA, è legato al sonno ma incide sul nostro metabolismo, sulla nostra energia e produttività. E’ evidente che se ci conosciamo possiamo sfruttare al meglio appunto il potere del nostro cronotipo e concentrarci su quando fare le giuste attività, piuttosto che sul come e cosa.
Dice Breus che “con piccoli ritocchi alle vostre abitudini quotidiane come bere il primo caffè del giorno, rispondere alle mail o fare un riposino – ristabilirete un’armonia tra il ritmo della giornata e il vostro ritmo biologico, e in breve tutto apparirà più facile e naturale.”
E adesso vediamo insieme quali sono i cronotipi:
L’orso è il più frequente il 50% della popolazione ci si riconosce, è tra i più equilibrati. Sente la necessità di dormire circa 8 ore e il suo momento di maggiore produttività è la tarda mattinata.
Il leone è il cronotipo del 15-20% della popolazione. Sono mattinieri, energici e pratici. Vanno a dormire presto e il momento di maggiore produttività è la mattina.
Il delfino rappresenta il 10% della popolazione, sono svegli anche mentre dormono, hanno di solito il sonno leggero, a volte soffrono di insonnia, momento di maggiore produttività a partire dal tardo pomeriggio.
Il lupo nel 15-20% della popolazione, è tra i più notturni. Fatica ad alzarsi presto e va a letto molto tardi, il suo momento di maggiore produttività è la tarda mattina e la tarda serata.
Nella newsletter di questo mese approfondisco anche altri aspetti dei cronotipi, se non sei iscritt* puoi farlo qui!
Foto di Pixabay