L’organizzazione degli spazi lavorativi ha un impatto profondo su come viviamo e affrontiamo le nostre giornate di lavoro, ti spiego come raccontandoti un lavoro fatto in un azienda

Silva Bucci Professional Organizer

L’organizzazione migliora il lavoro, ti spiego come: una PO at work!

L’organizzazione degli spazi lavorativi ha un impatto profondo su come viviamo e affrontiamo le nostre giornate di lavoro. 

Qualche tempo fa ho fatto un lavoro a Firenze come consulente a una società di formazione aziendale, il cui obiettivo era migliorare la funzionalità e l’armonia degli ambienti, sia per i singoli collaboratori che per le aree comuni.

L’idea alla base del progetto è semplice ma potente: un ambiente organizzato e ordinato favorisce il benessere e la produttività. La titolare dell’azienda, che era già stata mia cliente in passato (avevo già lavorato per casa sua), condivide con me che una buona gestione degli spazi influisce positivamente sul flusso di energia, sulla concentrazione e anche sulla salute dei lavoratori. Gli ambienti di lavoro confusi e disordinati possono causare stress, distrazioni e persino un impatto elettromagnetico negativo che, se non gestito, può interferire con il benessere fisico e mentale.

Il primo passo del nostro lavoro presso il suo ufficio è stato concentrarsi sugli spazi comuni. Abbiamo dato priorità alla sala riunioni, alla sala da pranzo e all’organizzazione del materiale didattico condiviso. In queste aree, l’obiettivo era duplice: rendere lo spazio più funzionale e stimolare un approccio collaborativo al mantenimento dell’ordine.

Un tema importante del progetto è stato quello di considerare le esigenze di chi si occupa della pulizia degli ambienti. Ogni collaboratore ha un ruolo chiave nel facilitare questo lavoro, ad esempio mantenendo le proprie scrivanie libere da oggetti superflui o da rifiuti che potrebbero rallentare le operazioni di pulizia. Un piccolo gesto, come avvolgere un chewing-gum in un pezzo di carta prima di gettarlo nel cestino, può fare una grande differenza per chi si occupa di pulire.

Per migliorare la funzionalità, abbiamo introdotto l’uso di contenitori e scaffali con legende esterne, in modo che chiunque potesse accedere rapidamente ai materiali necessari senza perdere tempo a cercare oggetti sparsi. 

Un altro aspetto centrale è stato quello di evitare gli sprechi ad esempio in cucina dove abbiamo creato linee guida precise su come gestire stoviglie e cibo. Queste regole non solo facilitano la convivenza, ma creano anche economie di costo: sapere esattamente cosa è disponibile evita sprechi e acquisti superflui. 

Quando si parla di organizzazione, ci si limita a pensare a spazi puliti e ordinati, ma il suo impatto è molto più profondo. La riorganizzazione che ho curato presso questa azienda ne è un esempio concreto. Oltre a migliorare la funzionalità degli ambienti, si è trattato di un intervento che ha coinvolto direttamente i collaboratori, cambiando non solo gli spazi fisici, ma anche l’atteggiamento con cui si approcciano al lavoro.

La riorganizzazione delle aree comuni, come la sala riunioni e la cucina aveva l’obiettivo di rendere tutto più accessibile, ordinato e funzionale. Un ambiente disordinato influisce direttamente sulla produttività: le persone impiegano più tempo a trovare ciò che serve, i materiali si accumulano, creando confusione e stress. Un’area comune ben organizzata, invece, facilita non solo il flusso di lavoro, ma migliora anche le relazioni interpersonali. Quando tutti sanno dove trovare ciò che serve, si riducono attriti e incomprensioni.

Anche nel contesto spazio di lavoro abbiamo fatto lo “space clearing” e abbiamo trovato oggetti e cose che non appartenevano a nessuno, abbiamo così creato una “scatola Lost & Found”, dove riporre gli oggetti smarriti, come libri o materiali dimenticati nelle zone comuni. Questo semplice strumento aiuta a mantenere l’ordine e a evitare l’accumulo di oggetti non necessari, ma anche a sensibilizzare i collaboratori sull’importanza del rispetto degli spazi condivisi.

Ricapitolando: avere spazi comuni organizzati riduce significativamente i tempi di gestione e pulizia. Quando ogni cosa è al suo posto, si riducono le perdite di tempo nel cercare oggetti e materiali. Inoltre l’ordine crea una base solida per il miglioramento collettivo. Collaboratori più sereni e spazi più efficienti si traducono in un miglior ambiente lavorativo, dove c’è rispetto per il lavoro altrui, attenzione e cura.

Continua nella Parte 2 

E se vuoi saperne di più contattami!

Foto: Canva

 

L’organizzazione migliora il lavoro, ti spiego come: una PO at work!

L’organizzazione degli spazi lavorativi ha un impatto profondo su come viviamo e affrontiamo le nostre giornate di lavoro. 

Qualche tempo fa ho fatto un lavoro a Firenze come consulente a una società di formazione aziendale, il cui obiettivo era migliorare la funzionalità e l’armonia degli ambienti, sia per i singoli collaboratori che per le aree comuni.

L’idea alla base del progetto è semplice ma potente: un ambiente organizzato e ordinato favorisce il benessere e la produttività. La titolare dell’azienda, che era già stata mia cliente in passato (avevo già lavorato per casa sua), condivide con me che una buona gestione degli spazi influisce positivamente sul flusso di energia, sulla concentrazione e anche sulla salute dei lavoratori. Gli ambienti di lavoro confusi e disordinati possono causare stress, distrazioni e persino un impatto elettromagnetico negativo che, se non gestito, può interferire con il benessere fisico e mentale.

Il primo passo del nostro lavoro presso il suo ufficio è stato concentrarsi sugli spazi comuni. Abbiamo dato priorità alla sala riunioni, alla sala da pranzo e all’organizzazione del materiale didattico condiviso. In queste aree, l’obiettivo era duplice: rendere lo spazio più funzionale e stimolare un approccio collaborativo al mantenimento dell’ordine.

Un tema importante del progetto è stato quello di considerare le esigenze di chi si occupa della pulizia degli ambienti. Ogni collaboratore ha un ruolo chiave nel facilitare questo lavoro, ad esempio mantenendo le proprie scrivanie libere da oggetti superflui o da rifiuti che potrebbero rallentare le operazioni di pulizia. Un piccolo gesto, come avvolgere un chewing-gum in un pezzo di carta prima di gettarlo nel cestino, può fare una grande differenza per chi si occupa di pulire.

Per migliorare la funzionalità, abbiamo introdotto l’uso di contenitori e scaffali con legende esterne, in modo che chiunque potesse accedere rapidamente ai materiali necessari senza perdere tempo a cercare oggetti sparsi. 

Un altro aspetto centrale è stato quello di evitare gli sprechi ad esempio in cucina dove abbiamo creato linee guida precise su come gestire stoviglie e cibo. Queste regole non solo facilitano la convivenza, ma creano anche economie di costo: sapere esattamente cosa è disponibile evita sprechi e acquisti superflui. 

Quando si parla di organizzazione, ci si limita a pensare a spazi puliti e ordinati, ma il suo impatto è molto più profondo. La riorganizzazione che ho curato presso questa azienda ne è un esempio concreto. Oltre a migliorare la funzionalità degli ambienti, si è trattato di un intervento che ha coinvolto direttamente i collaboratori, cambiando non solo gli spazi fisici, ma anche l’atteggiamento con cui si approcciano al lavoro.

La riorganizzazione delle aree comuni, come la sala riunioni e la cucina aveva l’obiettivo di rendere tutto più accessibile, ordinato e funzionale. Un ambiente disordinato influisce direttamente sulla produttività: le persone impiegano più tempo a trovare ciò che serve, i materiali si accumulano, creando confusione e stress. Un’area comune ben organizzata, invece, facilita non solo il flusso di lavoro, ma migliora anche le relazioni interpersonali. Quando tutti sanno dove trovare ciò che serve, si riducono attriti e incomprensioni.

Anche nel contesto spazio di lavoro abbiamo fatto lo “space clearing” e abbiamo trovato oggetti e cose che non appartenevano a nessuno, abbiamo così creato una “scatola Lost & Found”, dove riporre gli oggetti smarriti, come libri o materiali dimenticati nelle zone comuni. Questo semplice strumento aiuta a mantenere l’ordine e a evitare l’accumulo di oggetti non necessari, ma anche a sensibilizzare i collaboratori sull’importanza del rispetto degli spazi condivisi.

Ricapitolando: avere spazi comuni organizzati riduce significativamente i tempi di gestione e pulizia. Quando ogni cosa è al suo posto, si riducono le perdite di tempo nel cercare oggetti e materiali. Inoltre l’ordine crea una base solida per il miglioramento collettivo. Collaboratori più sereni e spazi più efficienti si traducono in un miglior ambiente lavorativo, dove c’è rispetto per il lavoro altrui, attenzione e cura.

Continua nella Parte 2 

E se vuoi saperne di più contattami!

Foto: Canva