Silva Bucci Professional Organizer
Leggere le etichette per mangiare meglio: istruzioni per l’uso
Continuiamo il viaggio di febbraio tra gli strumenti per perseguire l’obiettivo di mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato.
Perso qualcosa? Niente paura, ecco un breve memo: ti ho spiegato come fare una lista della spesa zero spreco e ti ho dato delle dritte per organizzare la dispensa e gestire l’ordine in cucina.
Oggi ti parlo di un alleato importante nel cammino verso un’alimentazione più sana: le etichette dei prodotti alimentari. Ogni etichetta è come la carta di identità del prodotto. Saperle
interpretare correttamente è fondamentale per sapere cosa stai mettendo nel tuo piatto e quindi nel tuo corpo.
Quello delle etichette è un tema molto vasto e che richiede una certa preparazione. Non ti voglio spaventare, non preoccuparti! Al contrario: spero di riuscire a darti qualche informazione base che
ti potrà aiutare a orientarti tra gli scaffali e i prodotti della tua spesa.
Cosa contiene un’etichetta?
Partiamo dall’inizio: cosa contiene, obbligatoriamente per legge, un’etichetta? Prima di spiegartelo ti dico un’altra cosa, che personalmente trovo molto bella: la normativa italiana in
fatto di etichettatura di prodotti alimentari è la più stringente in Europa.
Si cerca in tutti i modi di tutelare la salute dei consumatori, imponendo alle aziende produttrici trasparenza e precisione
nella presentazione dei loro prodotti.
Le etichette alimentari devono obbligatoriamente contenere in modo chiaro e ben visibile le seguenti informazioni:
● la denominazione dell’alimento
● gli ingredienti contenuti compresi e segnalati quelli che possono provocare allergie o intolleranze
● il peso netto
● il termine minimo di conservazione o la data di scadenza
● le condizioni di conservazione e le istruzioni d’uso
● il paese d’origine quando previsto
● il grado alcolico se presente
● la dichiarazione nutrizionale
La lista degli ingredienti è fondamentale
Facciamo il punto su alcuni di questi elementi, partendo dalla lista degli ingredienti.
La cosa principale da tenere a mente è che gli ingredienti sono indicati in ordine di peso decrescente, da quello presente in maggiore quantità, via via diminuendo.
La lista degli ingredienti è fondamentale per l’acquisto di un prodotto sano: ti permette di scegliere quello migliore tra tanti prodotti all’apparenza simili.
Prendi, per esempio, le confetture di frutta o i succhi: i migliori
saranno quelli in cui il primo ingrediente è la frutta e non lo zucchero! Altra cosa da notare è la caratteristica evidenziata. Se nell’immagine o nel nome di fantasia c’è un riferimento a un
ingredienti specifico, nella lista questo ingrediente evidenziato deve essere presentato con la percentuale. Hai presente i taralli all’olio di oliva? Nella lista ci sarà a fianco dell’olio di oliva la quantità percentuale in cui è presente. Pensa a quei prodotti che nel nome di fantasia o nei claim pubblicitari. Lasciano intendere la presenza abbondante di ingredienti di pregio (frutta, olio di oliva, cacao ecc): nella lista puoi verificare se quanto detto in pubblicità è vero o meno!
Gli additivi
Altra cosa da tenere presente sono gli additivi (coloranti, conservanti). Devono essere sempre indicati nell’elenco degli ingredienti, specificando la categoria di appartenenza, seguito dal nome specifico, o dalla corrispondente sigla di identificazione europea ovvero la lettera “E” seguita da un numero a 3 o 4 cifre.
In generale è meglio scegliere prodotti che non abbiano additivi, ma se non è possibile evitarli, almeno scegliere quelli con additivi naturali e non di sintesi, esplicitati con la dicitura naturali o
artificiali (es. gli aromi).
Il mio consiglio è quello di preferire alimenti con pochi ingredienti. Pochi componenti e conosciuti indicano, di solito, buona qualità. Viceversa se la lista è lunga e con molti ingredienti dai nomi strani o molti additivi, significa che il prodotto è estremamente lavorato, quindi meglio lasciar perdere.
Come concetto base ricorda di scegliere prodotti che hanno come primo ingrediente l’elemento principale del prodotto stesso (per esempio la frutta per la confettura, le nocciole per la crema alle nocciole, o la farina integrale per il pane).
Fare attenzione alla lista degli ingredienti ti porterà molte sorprese: zuccheri usati come additivi in alimenti salati, ad esempio, come i piselli, gli affettati, il pane.
La denominazione di vendita dell’alimento chiarisce la tipologia di prodotto a differenza del nome proprio che è di fantasia. Esempio: Digestive è il nome di fantasia, biscotti al frumento è la
denominazione di vendita. Ricorda: il nome di fantasia a volte può essere fuorviante e la denominazione serve proprio a chiarire l’esatta natura del prodotto. E non farti prendere abbagli!
La tabella nutrizionale
La tabella nutrizionale riporta il valore energetico dell’alimento e la ripartizione di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale. Aiuta a orientarsi tra prodotti simili, per scegliere quello nutrizionalmente più adeguato alle proprie esigenze. Ad esempio: devi mangiare pochi zuccheri? La tabella ti dice se il prodotto, anche salato, ne contiene e in quali quantità per 100 g.
Scadenza e conservazione
Il termine minimo di conservazione e la data di scadenza ci aiutano e evitare gli sprechi e a non avere problemi.
Importante è la differenza tra il Termine Minimo di Conservazione, o TMC, viene indicato sulle confezioni con la dicitura “Da consumarsi PREFERIBILMENTE entro” e indica la data fino alla quale tale prodotto conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione.
I prodotti con TMC raggiunto o superato da poco, se ben conservati, non sono dannosi per la salute: puoi consumarli tranquillamente (di solito alimenti secchi come pasta, cereali, tè e infusi, cracker, ecc)!
La dicitura “Da consumarsi entro” indica la data di scadenza, cioè la data fino alla quale un alimento è igienicamente idoneo al consumo. Superata tale data l’alimento NON può essere venduto (di solito per alimenti freschi e deperibili come latticini, carni, ecc).
Il consiglio?
In frigo o in dispensa metti davanti i prodotti con la scadenza più vicina.
Io cerco di essere attenta anche alla salvaguardia dell’ambiente quindi alle confezioni, prediligo i prodotti sfusi oppure scelgo gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile. E
ovviamente quando butto la confezione la suddivido secondo il materiale (carta, plastica, alluminio) facendo la raccolta differenziata.
Molte di queste informazioni le ho attinte seguendo la mia nutrizionista Valentina Casadio che ringrazio e con cui ci faremo una chiacchierata presto proprio su questi temi, nutrizione e
benessere.
APP utili
Essere consapevoli ci aiuta nelle scelte quotidiane, anche senza avere tutte le informazioni, compriamo con un po’ più di attenzione. Ti ho già parlato di un’app Yuka che ci aiuta a decifrare le etichette, ne ho scoperta un’altra Edo che è più personalizzata.
Puoi impostare i tuoi dati personali con eventuali intolleranze o se sei vegetariano. L’app ti fornisce le caratteristiche del prodotto ma ti avvisa anche sulle intolleranze e allergie, si adatta alle tue esigenze e ti dà risultati su misura.
Se vuoi approfondire esiste un sito ilfattoalimentare.it molto interessante che pubblica articoli su tematiche alimentari riguardanti la sicurezza, le etichette, la nutrizione, le analisi dei
prodotti e approfondimenti su prezzi, consumi, legislazione.
Cover Photo by The Creative Exchange on Unsplash
Leggere le etichette per mangiare meglio: istruzioni per l’uso
Continuiamo il viaggio di febbraio tra gli strumenti per perseguire l’obiettivo di mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato.
Perso qualcosa? Niente paura, ecco un breve memo: ti ho spiegato come fare una lista della spesa zero spreco e ti ho dato delle dritte per organizzare la dispensa e gestire l’ordine in cucina.
Oggi ti parlo di un alleato importante nel cammino verso un’alimentazione più sana: le etichette dei prodotti alimentari. Ogni etichetta è come la carta di identità del prodotto. Saperle
interpretare correttamente è fondamentale per sapere cosa stai mettendo nel tuo piatto e quindi nel tuo corpo.
Quello delle etichette è un tema molto vasto e che richiede una certa preparazione. Non ti voglio spaventare, non preoccuparti! Al contrario: spero di riuscire a darti qualche informazione base che
ti potrà aiutare a orientarti tra gli scaffali e i prodotti della tua spesa.
Cosa contiene un’etichetta?
Partiamo dall’inizio: cosa contiene, obbligatoriamente per legge, un’etichetta? Prima di spiegartelo ti dico un’altra cosa, che personalmente trovo molto bella: la normativa italiana in
fatto di etichettatura di prodotti alimentari è la più stringente in Europa.
Si cerca in tutti i modi di tutelare la salute dei consumatori, imponendo alle aziende produttrici trasparenza e precisione
nella presentazione dei loro prodotti.
Le etichette alimentari devono obbligatoriamente contenere in modo chiaro e ben visibile le seguenti informazioni:
● la denominazione dell’alimento
● gli ingredienti contenuti compresi e segnalati quelli che possono provocare allergie o intolleranze
● il peso netto
● il termine minimo di conservazione o la data di scadenza
● le condizioni di conservazione e le istruzioni d’uso
● il paese d’origine quando previsto
● il grado alcolico se presente
● la dichiarazione nutrizionale
La lista degli ingredienti è fondamentale
Facciamo il punto su alcuni di questi elementi, partendo dalla lista degli ingredienti.
La cosa principale da tenere a mente è che gli ingredienti sono indicati in ordine di peso decrescente, da quello presente in maggiore quantità, via via diminuendo.
La lista degli ingredienti è fondamentale per l’acquisto di un prodotto sano: ti permette di scegliere quello migliore tra tanti prodotti all’apparenza simili.
Prendi, per esempio, le confetture di frutta o i succhi: i migliori
saranno quelli in cui il primo ingrediente è la frutta e non lo zucchero! Altra cosa da notare è la caratteristica evidenziata. Se nell’immagine o nel nome di fantasia c’è un riferimento a un
ingredienti specifico, nella lista questo ingrediente evidenziato deve essere presentato con la percentuale. Hai presente i taralli all’olio di oliva? Nella lista ci sarà a fianco dell’olio di oliva la quantità percentuale in cui è presente. Pensa a quei prodotti che nel nome di fantasia o nei claim pubblicitari. Lasciano intendere la presenza abbondante di ingredienti di pregio (frutta, olio di oliva, cacao ecc): nella lista puoi verificare se quanto detto in pubblicità è vero o meno!
Gli additivi
Altra cosa da tenere presente sono gli additivi (coloranti, conservanti). Devono essere sempre indicati nell’elenco degli ingredienti, specificando la categoria di appartenenza, seguito dal nome specifico, o dalla corrispondente sigla di identificazione europea ovvero la lettera “E” seguita da un numero a 3 o 4 cifre.
In generale è meglio scegliere prodotti che non abbiano additivi, ma se non è possibile evitarli, almeno scegliere quelli con additivi naturali e non di sintesi, esplicitati con la dicitura naturali o
artificiali (es. gli aromi).
Il mio consiglio è quello di preferire alimenti con pochi ingredienti. Pochi componenti e conosciuti indicano, di solito, buona qualità. Viceversa se la lista è lunga e con molti ingredienti dai nomi strani o molti additivi, significa che il prodotto è estremamente lavorato, quindi meglio lasciar perdere.
Come concetto base ricorda di scegliere prodotti che hanno come primo ingrediente l’elemento principale del prodotto stesso (per esempio la frutta per la confettura, le nocciole per la crema alle nocciole, o la farina integrale per il pane).
Fare attenzione alla lista degli ingredienti ti porterà molte sorprese: zuccheri usati come additivi in alimenti salati, ad esempio, come i piselli, gli affettati, il pane.
La denominazione di vendita dell’alimento chiarisce la tipologia di prodotto a differenza del nome proprio che è di fantasia. Esempio: Digestive è il nome di fantasia, biscotti al frumento è la
denominazione di vendita. Ricorda: il nome di fantasia a volte può essere fuorviante e la denominazione serve proprio a chiarire l’esatta natura del prodotto. E non farti prendere abbagli!
La tabella nutrizionale
La tabella nutrizionale riporta il valore energetico dell’alimento e la ripartizione di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale. Aiuta a orientarsi tra prodotti simili, per scegliere quello nutrizionalmente più adeguato alle proprie esigenze. Ad esempio: devi mangiare pochi zuccheri? La tabella ti dice se il prodotto, anche salato, ne contiene e in quali quantità per 100 g.
Scadenza e conservazione
Il termine minimo di conservazione e la data di scadenza ci aiutano e evitare gli sprechi e a non avere problemi.
Importante è la differenza tra il Termine Minimo di Conservazione, o TMC, viene indicato sulle confezioni con la dicitura “Da consumarsi PREFERIBILMENTE entro” e indica la data fino alla quale tale prodotto conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione.
I prodotti con TMC raggiunto o superato da poco, se ben conservati, non sono dannosi per la salute: puoi consumarli tranquillamente (di solito alimenti secchi come pasta, cereali, tè e infusi, cracker, ecc)!
La dicitura “Da consumarsi entro” indica la data di scadenza, cioè la data fino alla quale un alimento è igienicamente idoneo al consumo. Superata tale data l’alimento NON può essere venduto (di solito per alimenti freschi e deperibili come latticini, carni, ecc).
Il consiglio?
In frigo o in dispensa metti davanti i prodotti con la scadenza più vicina.
Io cerco di essere attenta anche alla salvaguardia dell’ambiente quindi alle confezioni, prediligo i prodotti sfusi oppure scelgo gli alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile. E
ovviamente quando butto la confezione la suddivido secondo il materiale (carta, plastica, alluminio) facendo la raccolta differenziata.
Molte di queste informazioni le ho attinte seguendo la mia nutrizionista Valentina Casadio che ringrazio e con cui ci faremo una chiacchierata presto proprio su questi temi, nutrizione e
benessere.
APP utili
Essere consapevoli ci aiuta nelle scelte quotidiane, anche senza avere tutte le informazioni, compriamo con un po’ più di attenzione. Ti ho già parlato di un’app Yuka che ci aiuta a decifrare le etichette, ne ho scoperta un’altra Edo che è più personalizzata.
Puoi impostare i tuoi dati personali con eventuali intolleranze o se sei vegetariano. L’app ti fornisce le caratteristiche del prodotto ma ti avvisa anche sulle intolleranze e allergie, si adatta alle tue esigenze e ti dà risultati su misura.
Se vuoi approfondire esiste un sito ilfattoalimentare.it molto interessante che pubblica articoli su tematiche alimentari riguardanti la sicurezza, le etichette, la nutrizione, le analisi dei
prodotti e approfondimenti su prezzi, consumi, legislazione.
Cover Photo by The Creative Exchange on Unsplash